domenica 22 ottobre 2017

Festa...per tutti? Ancora non si sa.

Scorrono davanti agli occhi nella confusione degli itineranti verso un obiettivo, a cui ne seguiranno altri, fino al ripiegamento, alla decadenza e alla morte.
Vi attribuiranno un senso, lo tramanderanno, in via dinastica ai figli, ne terranno menzione sulla tomba. 
E mentre sciamano, un passeggero si accascia sul taxi sul quale era appena montato e, riverso, viene massaggiato pesantemente dal taxista ( che ha fatto un corso all'uopo ), sostituito in corsa da un infermiere sopraggiunto, mentre le sue gambe, ancora riverse sul sedile posteriore, restano inerti.
Non se ne accorge quasi nessuno, pochi volgono lo sguardo distrattamente, in altri ancora l'egoismo affonda nel vuoto dello sguardo davanti a loro.
Cerimonie di laurea: le famiglie sciamano con la corona d'alloro e mises femminili richiamanti una freschezza d'altri tempi.  Mignotteria senile.
I congratulanti veri sono pochi, mentre la maggior parte si congratula con se stessa e prova una  felicità riflessa.
La cordata dei laureati si avvia ai luoghi di ritrovo, senza sapere ancora come l'organizzazione dipendente o libero professionale, li cucinerà.
Le raccomandazioni, mentre loro festeggiano, già si dispiegano.
Mentre i coriandoli volano, le acconciature circensi si stampano sul viso dei neo laureati, le bottiglie di spumante per brindisi di plastica sparano tappi ed eiaculano spuma.
Sulla piazza antistante la storica mensa universitaria, alcuni senza tetto, alle undici del mattino, ancora giacciono sotto le coltri raccattate non si sa dove, non più dormienti, ma depressi.
I festeggiamenti, il disordine sovrapponentesi delle foto, degli abbracci e dei baci, non li riguarda come non riguarda gli astanti.
Gli extracomunitari si congratulano e, quando constatano che non riescono a vendere niente, chiedono un obolo per mangiare.
Un'anziana con "Piazza grande" si congratula e poi inneggia: " dottore, dottore del buco del culo, va' a fa'n cul.."
 A f'an cul c'è andata lei insieme a tutti quelli, laureati o non, che si sono fermati prima del termine accademico degli studi o non hanno neppure intrapreso il cammino oppure che se lo sono sudati da poveri o da lavoratori, senza spostare di "un'acca" la loro condizione, anzi accentuandone la frustrazione.
L'invidia, coniugata con la debolezza, completeranno il mosaico dissestato.

Oppure no: gli ambulanti così son nati e così vivranno, apparentemente sereni, nonostante la povertà,  più degli irrealizzati, degli invidiosi, degli arrivisti e dei/le vanitosi/e.
Casomai, di un giorno.  
Da sotto le coltri s'intravede il volto contrariato, ma silente, di uno degli sdraiati, mentre i suoi compagni di camerata, neppure aprono gli occhi: isolati da ogni contesto, del quale effettivamente non fanno parte e dal quale sono ignorati.
Almeno non c'è nessuno che ne chieda la rimozione.
Gli studenti percorrono le vie laterali ed i portici da e verso il centro, in un via-vai  ad una sola corsia per tragitto: sguardi compresi ed espressione chiusa per coloro che vanno verso..e poi ritornano in ridanciana compagnia, in attesa di ripetersi, questa volta festosa.
Poi, poche vie si affiancheranno ancora; per tutti gli altri le vie divergeranno e le corsie saranno solo concorrenziali.
Sempre fra stuzzichini o intorno a un desco, la giornata e poi la notte si alimenteranno di grida, sorrisi, alcool e stupefacenti. Gli abitudinari dell'eros mercenario impiegaranno parte dei denari ricevuti in una ripetizione , ma per l'occasione..come tante altre. I fidanzati o compagni daranno la stura a propositi di investimento prossimi e copuleranno, come a capo d'anno, gratuitamente.
Finché lite non li separi.
Ma che importa?
L'oggi è l'oggi e l'unica realtà o tradizionale cerimonia è qui ed ora.
Il resto è programmabile, ma basterà un terremoto o uno squilibrio, casomai portatosi dietro da età primordiali, a compromettere un sogno.
Oppure ed è quanto auguriamo ai corridori di un lungo itinerario, giunto al traguardo, gli alti e i bassi della vita si sperimenteranno ad un livello materiale comunque più confortevole di quello dei mendicanti e di chi dorme all'addiaccio.
Questi ultimi hanno in parte scelto o si sono trovati nel limbo di chi non lotta più, si estrania e cerca rasserenazione nell'assenza, mettendo in gioco una vita biologica che non gli interessa.
Forse i corridori, giunti al traguardo, si sono conquistati un ruolo nel quale non dovranno prendere ordini da tutti.
O forse ancora, questo avverrà per i tutelati, in favore dei quali sono già partite le telefonate.
Per oggi, festa per tutti.  
  

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