sabato 11 novembre 2017

Le tenebre distruttive dell'anima.

La denuncia tardiva delle molestie e soprattutto delle violenze, nel mondo del cinema si susseguono come in una catena di Sant'Antonio.
Espresse in questi termini, sono una campagna para-politica condotta sulla falsariga puritana del capitalismo liberale, la cui ideologia si è sparsa per tutto il mondo occidentale, compreso il precipitato radicale dell'arrassement, che spopolò negli Stati Uniti quarant'anni fa.
E' un processo revisionista di fatti sotto traccia che oggi perpetuano l'iter rimodernato delle attrici e di pochissimi attori.
Nel mondo della celluloide e in quello digitale, da che mondo è mondo ci si è sempre prostituiti, senza distinzione di genere.
Vorrei che non solo le attrici, apparentemente tutt'altro che traumatizzate da questi ripetuti eventi, ma anche gli uomini facessero coming out e non solo a fini rivendicativi nel falso mondo degli omosessuali adulti, come in quello falsissimo della finzione cinemetografica.
Vorrei, soprattutto, che non fossero pochi ed isolati, prima derisi e poi omertosamente rimossi, gli ex bambini abusati e resi infelici per tutto il resto della loro vita.
Nulla da eccepire alla propaganda moralistica, ridicolmente puritana a latitudini non consone: ben venga un modello culturale di contrasto e di prevenzione di codesti atti ed atteggiamenti: ma non sarà così.
Il sesso è piacere, appagamento, ma può essere anche affermazione di una supremazia che, per non essere ridicola, si vale dell'annichilimento dell'oggetto predato e che dovrebbe comportare l'annichilimento penale del suo autore.
La condizione dell'innocente annichilito non cambierà per questo, ma la legge del contrappasso sarà stata applicata.
Ma, si sa, siamo un paese cattolico nel quale anche i chierichetti del Papa venivano sodomizzati dal suo entourage, come rivelano altri documenti segretati portati alle stampe dal giornalismo d'inchiesta.
Anche quest'ultimo - il giornalismo d'inchiesta -  un chiaro segno del puritanesimo protestante importato.
Siamo nell'ambito della cultura propagandistica e non solo nei termini finora espressi.
C'è anche quella populista, di destra, che intravede l'unica possibilità di stupro nell'immigrazione, mentre non parla mai di quella infantile, ad esempio.
Le categorie sotto-culturali si toccano ed hanno certamente una base di identificazione e di proselitismo imponente, che è ormai emersa, dopo lo sdoganamento del fascismo endemico e sotto traccia e la sua ribalta sociale riproposta.
Purtroppo è vero che in taluni ambiti defedati e sudici, sono gli unici a interpretare la parte del Comandante Lauro, dell'omonima flotta oggi inglobata nella Costa crociere: un pacco si pasta, una scarpa oggi e l'altra sub condicione
Come sempre le vittime vere sono un pretesto polemico, mentre l'atteggiarsi ad esse, una conferma di status, dietro denuncia delle condizioni per acquisirlo, che non hanno provocato però, né rinuncia, né imbarazzo.
La povera ragazza polacca stuprata a Rimini, che aveva perdonato, nell'immediatezza, i suoi aguzzini, ha reso pubblico quanto scontato: lo scempio è stato mentale e rimarrà a segnare tutta la sua vita.
Le conseguenze, che qualcuno vorrà ridurre a sintomi, sono quelle di chi ha subito un'aggressione più letale della morte, perchè non abbandonerà più la sua vittima ricercata, nella piena consapevolezza dello scopo: vive autorelegata in casa, è in preda alla vergogna, assurda quanto speculare alla proiezione pubblica, soffre di paure paranoiche e teme la vicinanza dei suoi simili, anche di quelli innocui, ma estranei, irriconoscibili.
Teme che il suo stato sia causa di valutazione intrinseca nel suo ambiente, potenziale strumento di offesa nelle inevitabili competizioni della vita di relazione.
Un'esistenza rovinata, un'esistenza violentemente dolente.
Non voglio fare paragoni,
Il dolore normalmente è muto.
Di questo non c'è traccia nelle legittime, ma pubblicitarie denuncie.
Perché non parlano tutte attrici, compiacenti e quelle che rifiutarono una carriera così condizioanta e che furono escluse sul presupposto che l'immagine non prevede qualità?
Perchè sanno che sarebbero ignorate e derise un'altra volta.
Non per tutte/i loro, in un ambito infimgitorio, si è trattato e si tratterà di una novità: qualcuna se lo scrollerà dalle spalle con la stessa indifferenza con la quale ha praticato precocemente un sesso autoreferenziale e senza senso, ma per molte/i altre/i sarà uno stigma, un simbolo etologico, culturale e sociale e tale rimarrà, assurdo ma ineliminabile, nella loro psiche.   

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