martedì 21 febbraio 2017

Just in time. Panteismo disorganizzativo per percorsi individuali.

Oggi il Sindaco Raggi, a Roma, è sceso in strada a solidarizzare con i taxisti, contro l'ipotesi di concorrenza apportata da una multinazionale del noleggio auto, con tariffe molto minori e personale mutevole.
Come tutti i lavori non contendibili, anche quello dello chaffeur motorizzato aveva dato luogo al consolidarsi di pigrizie, speculazioni sui prezzi, soprattutto nei confronti dei turisti, al costituirsi di lobby neghittose. Più di una volta, a Roma, il taxista mi ha porto lo stradario della città perché individuassi io il tragitto e la meta, perché lui " aveva cominciato da pochi giorni".
Che esame aveva superato, chi gli aveva dato la licenza e perché? Alla stazione della Buffalotta, consigliatami per raggiungere via della Pisana, a parte qualche drogato - uomini e donne - accasciati sulle panchine, c'erano una quindicina di taxi fermi ai piedi di una breve scalinata, praticamente senza clienti. Alla mia richiesta, al primo della fila, mi veniva risposto: "ma proprio là devi andare? E' a casa del diavolo!" "Se non le dispiace.." "Ah'o, questo deve andare a via della Pisana" - declama il capintesta - borbottii e battute. Alza la mano un autista a metà della fila e su una carretta di cui non ricordo la marca, mi scarrozza fino alla meta - trenta chilometri dalla pur periferica stazione prescelta, raccontandomi della sua famiglia e delle sue difficoltà. Mi ricapitò quando a fare il sindaco c'era Walter Veltroni. Un giovane driver, felice perché l'estate si avvicinava e le donne si sarebbero scoperte, mi riempì il capo, lamentandosi contro il comunista innovatore che voleva liberalizzare le licenze, fino a portarmi sotto le sue asserite finestre, indicandomele. Devo ancora capire se l'abitazione si trovasse lungo il percorso o se avesse deviato apposta per mostrarmela. C'erano, a stazione Termini, alcuni taxisti abusivi: una volta ne presi uno, gli dissi che avevo fretta e me ne pentì subito dopo, perché inanellò un circuito da formula uno e non lo abbandonò fino all'arrivo. Il prezzo lo avevo concordato prima. Sempre a stazione Termini, in fondo ad una fila chilometrica, interpellai un taxista fuori turno che, seduto dentro la sua auto, con lo sportello aperto, leggeva un fumetto. "Mi porterebbe ..( io dò a tutti gli sconosciuti del lei ), "ma come se fa'?" "Guarda che robba!". Sbircia a destra ed a sinistra, poi mi fa un rapido cenno: "dai, salta su". Fila superata. La concorrenza privata o il lucro non soggetto a programmazione sono giunti anche a Bologna. A Milano ricordo un reduce molto anziano dalla guerra d'Etiopia che, d'inverno, con un maglione variopinto, chiamava i taxi a disciplinava i clienti, gridando con una voce ancora forte: "venite dal Negus- Ci pensa lui ad imbarcarvi". I taxi stavano al gioco e circuitavano imtorno al ferro di cavallo della monumentale stazione fascista. Una mancia e si faceva molto prima. Ora, stanno per sbarcare in tutta Italia i conducenti occasionali e riciclabili, scambiabili e non affidabili per i minori. di una multinazionale low cost di trasporti automobilistici privati che farà delle tariffe al ribasso il suo strumento per conquistare il mercato. Non si tratterà di una concorrenza alla pari, ma nei fatti, l'istituzionalizzazione decrescente del modello imprenditoriale fino ad ora riservato agli abusivi, le cui tariffe non erano popolari, ma consentivano di evitare attese infinite. Più che una concorrenza è un'invasione territoriale, una conquista del mercato ribassista. D'altra parte, se andate agli Uffizi di Firenze e non volete aspettare delle ore, senza esagerare, per accedere alle biglietterie. si manifesta il fenomeno contrario a quello descritto: con cinquanta euro ed in termini assolutamente legali si acquisice il diritto di entrare subito: cinquanta euro più il prezzo del biglietto, naturalmente. Negli ospedali "pubblici", il salto della fila si ottiene, sempre legalmente, pagando le prestazioni ed allungando le liste d'attesa dei non abbienti.  Con la multinazionale dei trasporti automobilistici, la licenza sarà superata, basterà il mandato conferito dalla holding, finché durerà, come per la guida delle diverse linee degli autobus, appaltate a società private, percorso per percorso. Se non ricordo male, penso che prendere un taxi a Roma, diventerà pericoloso.

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