lunedì 25 dicembre 2017

La gravità dello spirito verso sera.

Oggi è stato un giorno di sospensione, nel quale la vox clamans in deserto è potuta risuonare, dispersa dal vento e riportata dall'eco.
L'atavico ammonimento e il sorriso redimente hanno perso di pregnanza e di influenza nelle società secolarizzate, mentre continua a tormentare, di ora in ora, con i suoi richiami, le società sottomesse, non più dalla religione politica, ma dalla declinazione politico/popolare dell'islamismo, non del suo pensiero, non difforme dall'omogeneità con gli omologhi concorrenti, sotto traccia bellicista come quello cristiano, mentre l'ebraismo, che li ha creati, se ne difende, individuando in essi una cangiante della minaccia che lo sovrasta. 
La sospensione è durata poco: il tempo della preparazione, del trasferimento alla chiesa più vicina o preferita, il trasferimento al desco. Tutto disolventesi sotto l'abbiocco post prandiale. 
Il crepuscolo involve nel riannodare sottovoce, lentamente e pigramente la trama del consueto, lasciato per un attimo.
Domani si replicherà con maggior leggerezza , all'alba insignificante dell' inerzia.

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