sabato 9 settembre 2017

Che c'è di strano ( estraneo )?

Che c'è di estraneo ai fatti: nulla.
Sono lì e sono interpretabili solo alla luce delle motivazioni, delle circostanze, ma i fatti restano immutabili.
Su questa base la giustizia si esprime.
Proprio per questo, dopo Berlusconi e per gli stessi motivi o interessi, l'ectoplasma di Renzie, il PD solo di governo, vuole, per l'ennesima volta imbavagliare i giornalisti e demandare al riassunto del ministro della giustizia il contenuto delle intercettazioni.
Da tempo la legislazione ha ricacciato la magistratura nel perseguimento della criminalità comune, inibendole di occuparsi di quella politica, affaristica, lobbystica, come la legeg prevede e per la quale dovrebbe essere uguale per tutti.
Ma l'Italia è un paese cattolico e immorale, resterà sempre nelle retrovie del mondo evoluto, economicamnete, socialmente e culturalmente, e adatterà le cose tramite il clientelismo e la fedeltà, mai la lealtà, fregandosene di chi è fuori, per necessità e perché non si assoggeta.
E' anche una nazione intrinsecamente fascista e cattolicamente corporativa.
Due caramba hanno violentato due ragazze dopo averle raccolte per la strada. Chissà quante altre volte lo hanno fatto, soprattutto il più anziano, il capo pattuglia.
Lo fanno, l'hanno fatto e lo faranno.
Forese la vicenda non sarà insabbiata, come il caso Regeni, perché sono incappati in due studentesse statunitensi e quel paese, tramite le sue ambasciate, tutela sul serio, a trecentosessanta gradi, i suoi cittadini, in qualunque parte del mondo ed è in grado di farsi valere, senza abbozzare come invece fa sistematicamente l'Italia.
I carabinieri, la polizia hanno sempre goduto dei favori gratuiti delle prostitute, si dice che ne abbiano anche cogestito qualcuna.
Erano usi, nel recente passato, a far retate di africane, portarle sui colli, farsi servire e poi lasciarle a recuperare la pianura a piedi.
Come nelle caserme e nelle questure pestano gli arrestati, così fuori di esse si trombano le malcapitate che si trovano, per ragioni a loro note, nella condizione di non denunciarli.
Spesso si tratta di persone, di donne senza prestigio e appoggi ambientali che devono subire.
Oltretutto c'è il riflesso di chiusura che segue a queste umiliazioni e su cui contano gli abusanti.
L'abuso in genere si fonda sul senso di disprezzo che qualunque di questi gesti induce nelle vittime e congiura, insieme alle minacce, esplicite ed implicite, a farle tacere.
L'unica difformità consiste nell'essere esercitato da chi si è messo dalla parte del potere e conta di poterne usufruire.

A fondata ragione, ma, forse, non in questo caso.
I massacratori della scuola Diaz di Genova hanno anche fatto carriera; questi due, se gli americani saranno inflessibili, non la passeranno liscia e dovranno(?) condivedere la cella con i loro perseguiti o perseguitati.
Saranno, in tutti i sensi, cazzi loro.
Vedremo se la lesina italiota riuscirà a trarli d'impiccio, casomai in un lungo periodo di tempo, come Girone e La Torre.
Ricordate il tenente Cocciolone, pestato e piangente in mano agli iracheni, dopo averli bombardati e che gli chiedevano che cosa gli avessero fatto di male per indurlo a questo.
Non ricordo se fu lui oppure l'altro aviatore italiano abbattutto, ad essere sospeso dal servizio, giusto per dar l'impressione della severità indipendente, quando vendette il reportage sulle sue nozze ad una rivista per oche, sfruttando la sua notorietà.
Tutte icone di un'Italia geneticamente opportunista fin nella midolla delle ossa.
Che c'è di strano, di estraneo e di inaspettato?
Dopo aver relegato di nuovo la gisutizia, privandola degli strumenti per operare e introducendo norme che ne sviano e ne inibiscono l'azione, non essendo riusciti a metterla sotto il controllo del governo, la privano di fatto dei contributi delle intercettazioni, che saranne mediate da un ministro di garanzia e di controllo, che diventerà un censore e brigherà con i capi delle Procure.
Per evitare che il popolo conosca i fatti, si vuole impedire alla stampa di renderli pubblici.
Un atteggiamento da regime, un costume d'omertà paramafiosa o peggio.
La battaglia, almeno per la democrazia formale e lo stato di diritto, ritorna alla base, quella sociale misconosciuta, perché anche di quella giudiziaria, troppo pagata e viziata, almeno nelle sue legioni di burocrati ( quante donne, severissime, sono approdate nelle salmerie degli stipendi, delle ferie e dei tempi comodi e formalistici di sentenziare? ). L'aspirazione a quel posto garantitissimo e strapagato è cresciuta, ormai da molti anni e non è esente da raccomandazioni per ragioni che con l'attacco alla grande criminalità non ha niente a che fare e tende ad incrementarsi.
Insieme a loro, polentoni di sesso opposto, al massimo dottrinari e sacerdoti, ma bene al caldo.
Che c'è di strano?
L'abuso dei guardiani del potere alligna ovunque, da noi è becero, orizzontale e satiresco.
Se non, che vantaggio ci sarebbe ad esercitarlo in nome e per conto?
Carramba!
Abusi sì, ma parlarne mai.
Che c'è di strano? 

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