martedì 16 gennaio 2018

Il velo funebre.

Il fratello di Emanuela Orlandi non demorde e continua ad indagare sulle ragioni della scomparsa della sorella.
E' morta o è stata relegata da qualche parte?
Logica vorrebbe che fosse morta; anche se fosse stata sequestrata per recuperare i soldi della malavita custoditi allo I.O.R., la sua eliminazione, una volta che fallì il baratto, sembrerebbe scontata.
Oppure fu restituita al suo Stato nazionale?
Era infatti cittadina vaticana e potrebbe essere stata riscattata e poi..?
Tutti i Papi successivi a quell'evento sono stati a conoscenza della sorte delal poveretta, ma nessuno ne ha mai fatto cenno, secondo la logica di uno Stato totalitario, al quale solo le investigazioni della stampa possono arrecare un danno reputazionale.
Non si tratta certamente di uno Stato democratico.
Che ne sarebbe stato della conoscenza dell'orizzontale pedofilia ecclesiatica, se la stampa non l'avesse fatta venire allo scoperto, anche se l'aveva sempre conosciuta?
Poco importa che la rivelazione sia stata certamente strumentale, se il fenomesno è stato reale?
E' stato? Non sarà più?
Beato, anche in senso canonico, chi ci crede.
Nel rapimento e/o nella sparizione di Emanuela Orlandi ha giocato un ruolo escutivo la malavita romana, in particolare la banda della Magliana ed il suo capo dell'epoca Renato De Pedis, inumato, per disposizione di Ugo Poletti, presidente pro tempore della C.E.I., in sant'Apollinare, la chiesa che ospita, insieme ad alti prelati, i benefattori di Santa Romana Chiesa.
Di qualche cosa il criminale doveva essersi reso meritevole e la sua intercessione avrebbe potuto essere stata decisiva sia per il rapimento, l'eventuale riconsegna o la distruzione delle prove circa la sorte della povera ragazza.
Che cosa c'entrano i capitali della malavita con la sparizione di una studentessa vaticana?
Quei capitali furono impiegati per diretta disposizione di Giovanni Paolo II e per intercessione del governatore dell I.O.R., Paul Marcinkus, per finanziare il sindacato Solidarnosc e per affrettare l'implosione del sistema comunista.
In questo, Marcinkus sarebbe stato l'uomo giusto per l'esecuzione di un'opearzione così spregiudicata, perché statunitense.
La polizia e l'intelligence italiana furono invitate a fare un passo indietro dal Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Poletti e incredibilmente lo fecero, proprio quando poteva essere messo in luce l'intreccio spregiudicato, privo di morale, di un'istituzione bancaria internazionale con la più bieca malavita, della quale poteva essere ordinante e tutrice la monarchia dei preti.
Il fratello di Emanuela Orlandi è stato privato, in quanto persona non gradita, della cittadinanza vaticana e con essa del suo impiego allo I.O.R., procuratogli proprio da Giovanni Paolo II, dopo una visita alla sua famiglia.
Adesso che il papa polacco, che l'intelligence d'oltre cortina aveva tentato di levare di torno per mano di un killer musulmano, con il cui paese russi e occidentali hanno rapporti paritari, ad onta della collocazione N.A.T.O. della Turchia, è diventato santo, la irriducibile speranza del fratello sarà certamente definitivamente impedita, casomai al costo della sua vita, se giungerà troppo vicino ad una verità dimostrabile.
Paradossi apparenti dei veli diplomatici, come la pedofilia del clero di cui tutti sapevano fra le gonne ecclesiastiche e di cui nessuno si vergognava e per le quali non chiedeva perdono, pur sapendo ed affermando, tropo tardi, che si è trattato di un danno irreparabile.
Come quello di una vita negata per le paturnie di inserirsi nel gioco politico sovvertitore di un sistema che teneva in equilibrio il mondo, sull'abbrivio di una miope pretesa nazionalistica, ben lungi dall'universalità dei principi e consustanziale alla tradizionale natura ( anche attuale ) della nazione polacca, nella quale la Chiesa cattolica ha sempre svolto e tuttora svolge  - come dovunque - una funzione parallela e, come diceva Aldo Moro, per assurdo, convergente attraverso un lavorio squisitamente politico.
Per Emanuela Orlandi nessuno ha chiesto perdono e se mai lo farà gli dovrà essere rigettato in viso, anche se, invece, nei paesi papisti, dove la lobby cattolica esercita una preponderante anche se non più evidente influenza, l'indifferente perdono del gregge, compattato dai cani intonacati, non mancherà.
La gente non ha coscienza perché è intelligente con la rimozione e il nascondimento e su questo la gerarchia di dio può speculare..

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