martedì 30 gennaio 2018

L'astensione necessaria.

Astenersi alle prossime elezioni politiche si fa sempre più necessario.
La infinita ripartizione dei seggi, dopo le consuete lotte all'ultimo seggio sicuro, che interessano tutto lo spettro politico, per far posto proporzionalmente a tutti e creare le condizioni per future coalizioni, di governo e di opposizione, lascia esterrefatti.
Non era finora accaduto che le inutili debolezze politiche si accordassero e praticassero questo innaturale connubio di scivolamento per vasi comunicanti.
Ecco a che cosa è servito il neo proporzionale, come, all'incontrario, l'abortito progetto opposto e maggioritario.
Ora, dopo il Mattarellum ( diventato presidente della repubblichetta ), la porcata del vice presidente della camera leghista Calderoli, il rosatellum.
Ecco a che cosa è servito il referendum di Mario Segni, l'ultima sentenza della Corte cotituzionale, mentre l'utimo aborto è stato ratificato da quell' esperto in materia del Pres. Mattarella.
Riserviamo il voto al prossimo tentativo di deformare la Costituzione che , ancor oggi, resta il baluardo contro i golpisti impotenti, tutti dediti per ragioni di bottega a farsi servi dell'unione europea per perpetuare, solo per se, quelle pseudo politiche che ci hanno portati nelle attuali condizioni e che erano state facilmente analizzate e denunciate in tutti i cinque decenni della prima repubblica, la sola che sia durata così tanto, più che raddoppiando i ventenni della nostra storia recente.
Per essere eletti con la loro coorte di clienti, i gerarchi di giornata si spostano orizzontalmente o verticalmente per far spazio a candidati delle fazioni clientelari opposte e si candidano in formazioni alla quali avevano giurato lotta imperitura, seguiti da un codazzo straccione - morale e/o economico - di imperterriti beneficiari d'avanzi, miseri o polposi.
Candidati imperfetti, in terre aliene.
Se saranno eletti ci sarà seriamente da domandarsi perché.
Ho letto che , negli anni trascorsi, i candidati ai premi in gettoni d'oro della R.A.I., in quei degradanti programmi a premi nazional-popolari, non erano neppure al corrente di chi fosse stato Adolf Hitler, a che epoca storica fosse appartenuto e che ne avessero collocato l'elezione al Reich a metà degli anni '60 o degli anni '70, del secolo scorso.
Ecco che le più insigificanti e becere proposte hanno diritto di cittadinanza.
Per questo astenersi ed attendere, mettendo in atto tutte le opposizioni intermedie sul piano civile, è necessario.

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