lunedì 26 giugno 2017

Senza la mafia, il malaffare e le clientele non si governa.

Pochi ne parleranno, tutti presi alla disamina dei possibili assetti di potere, prima che le prossime elezioni politiche ne sanciscano il ribaltamento, la dispersione o la conferma, ma il fenomeno Trapani, nell'astensionista Sicilia di provincia, è particolare.
Dopo una serie reiterata di ordini di arresto, avvisi di garanzia, era rimasto in lizza un solo candidato; quello esente da avvisi di garanzia o richieste di arresto.  
Cetto La Qualunque, nonostante l'invadenza e l'interferenza dei pubblici ministeri, era uscito stravincitore al primo turno.
Subito dopo, ripetuta la richiesta d'arresto, si era ritirato.
Era rimasto in campo un unico candidato, che però non è riuscito a raggiungere il quorum previsto da una legge della regione Sicilia.
Quindi l'astensione è stata un voto, un chiaro pronunciamento politico, nel senso degli affari clientelari, apportati da chiunque, tranne, forse, dal candidato bocciato.
Adesso, il commissario dovrà navigare sulle onde o sulle increspature di un mare insidioso, senza ritenere di avere un potere effettivo, sia pur delegato.
Non vale la pena di rimetterci la pelle quando il tuo nemico di facciata alligna anche fra i tuoi collaboratori, lasciatovi dalla precedente amministrazione.
Dovunque, nelle altre plaghe, l'ex elettorato del partito comunista, culturalmente spiazzato, ha smesso di andare a votare.
Che la destra, senza finzioni, in questo modo vinca, non lo disturba, anzi è un elemento di chiarezza.
Per questo non si esprime più e lascia le sue storiche roccaforti in mano ad alieni particolaristici, di minoranza.
La mancanza di rappresentatività svela l'ipocrita finzione della democrazia attuale e il mondo nostalgico e romantico della sinistra che fu, non supporta  quelli che non sono neppure i suoi surrogati.
C'è in questo un'analisi od una presa d'atto seria: non solo la sinistra è morta, ma anche la politica.
I ceti privilegiati non hanno mai smesso di esserlo e adesso facciano pure i loro giochi interni, tanto le classi subordinate la loro socialità la ritroveranno nei circoli, per strada, nei quartieri, dato che la chiesa non c'è più e il suo sostitutivo non è frequentabile.
Prima che una generazione vada nel dimenticatoio.   

Nessun commento:

Posta un commento