lunedì 1 maggio 2017

Allons enfants..ma dove? Eppure non bisogna fermarsi.

Parigi, oh cara!
La "grande ville" non ha trascurato la protesta del 1° maggio e lo ha fatto con una chiara, minoritaria, manifestazione di sinistra..senza rappresentanza.
"Nè con i fascisti, né con i padroni!". E' una posizione civile attualizzata che, condivido in pieno.
Nel frattempo continuava, al chiuso, la scadente competizione fra il ragazzo incestuoso e l'anti Marianne del feudo profondo.
Il terrorimo non è in grado di condizionare, né di mettere in crisi la cultura profonda della Francia e non distrae: è uno dei tanti elementi della complessità del vivere, individualmente e politicamente.
In Turchia è, ancora una volta la sinistra ad opporsi, a perdersi, contro un corrotto dittatore plebiscitario, dando senso al primo Maggio.
I sindacati, pur eesendo associazioni non riconosciute ed essendo quindi liberi di analizzare, senza condizionamenti, le varie situazioni, sono da sempre schierati con, sdraiati sulla politica. Oggi sono su un giaciglio, ma non rinunciano a straparlare evocando i fantasmi di cui si servono per darsi un significato, cercando un approdo su un versante, quello politico, che è stato superato dall'alluvione finanziaria e dal conseguente smantellamento dell'industria produttiva di beni.
Restano solo da commercializzare beni, tutti uguali, prodotti in Paesi a basso reddito, sempre a più basso reddito, mentre, contestualmente, precipita il reddito nazionale, diventano mitologiche le prospettive di lavoro, che si intravedono fra una galleria e l'altra - lunghe, medie e molto brevi - nel tratto tortuoso fra Bologna e Firenze e viceversa.
Una spirale, un'ellissi, dei vasi comunicanti con un filo residuo di succo.    

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