mercoledì 3 maggio 2017

La facile predizione della Pizia.

Girare in automobile per le vie di Bologna è impossibile, eppure troppi si accaniscono nel volerlo fare e arricchiscono le casse comunali.
Ottocento rilievi sanzionabili al giorno, nonostante ci siano solo due autovelox sul territorio urbano.
La scorrevolezza esclude il parcheggio, l'intasamento la meta.
Ecco che la città si caratterizza come una selva puzzolente, popolata da automobili, cavallette ( motocicli ) e, ultimamente, in larga misura, da biciclette.
Un disastro urbanistico, a meno che non si voglia sostenere che sono i cittadini a doversi uniformare alla mentalità della Giunta.
Il dirigismo comunista, ma anche il dogma cattolico, si riconoscono.
A piedi, in periferia, ma anche in centro, schiere di extra-comunitari in marcia e in attesa degli autobus.
Il taglieggio sui mezzi pubblici e per strada, negli empori di ampie dimensioni, è un lavoro quotidiano, spesso per pendolari ferroviari.
Dimenticavo le corriere.
In periferia ed in provincia il borseggio è minore, in compenso aumentano le rapine nei pressi dei bancomat.
I cinesi hanno quasi smesso di comperare licenze per ristoranti e si sono convertiti ai bar, ai saloni e saloncini per parrucchieri bisex ed ai centri massaggi.
Tutti gli antichi esercizi commerciali chiudono e vengono rilevati da mega network.
La scuola, negli istituti professionali assomiglia a quella del Bronx e i più turbolenti, in realtà capitati in quell'ambito "educativo" per caso, vengono collocati, dopo essere stati bocciati all'esordio, nelle sezioni di avviamento al lavoro.
Le scuole per ricchi accentuano le specializzazioni e gli indirizzi dei loro corsi formativi, secondo modelli prussiani, che non prevedono non solo e non tanto i meno dotati, quanto i meno facoltosi.
In una compagine sociale, nella quale lo sbocco lavorativo presuppone un tempo di studi universitari ormai decennale, fra laurea, master e super master - a parte le lauree brevi, finanziatrici dell'azienda accademica - la stragrande maggioranza dei prestatori d'opera è destinata ad un'attività vicaria, precaria e mediocremente remunerata.
Nel Paese al penultimo posto per numero di laureati, il semplice lauro non serve più per aspirare a far parte della, pur sputtanatissima, classe dirigente.
Anche oggi, a dire il vero, agli studi teoricamente più formativi ed impegnativi - svolti come, è da verificare - si approssimano solo discendenti di casate professionali ereditarie molto benestanti, la cui titolarità corrisponderà, a prescindere, alle attribuzioni più remunerate.
Il numero degli scarti, in un mondo sempre più specializzato agli apici e sempre più squacqueronato alla base - anzi senza più una base - diventerà oceanico e, al suo interno, con alcune sortite fuori dai  confini assegnati, l'ignoranza e il controllo ambientale, la sotto-cultura del più forte e del più prevaricatore, edificheranno la gabbia dalla quale sarà impossibile o deludente, uscire.
La criminalità endogena ed esogena aumenterà, dapprima parallelamente e poi trovando un punto di convergenza.
Già adesso, nei quartieri popolari, ad opera soprattutto di commercianti, ma anche di manipoli condominiali, sono in azione ronde "spontanee" che la polizia non intercetta e che provocheranno, prima o poi, morti e feriti.
Le classi più attrezzate non si apparteranno più di quanto già non facessero prima, ma l'inaccessibiltà non più superabile, sia pur con poche eccezioni e la dicotomia, se non sarà più contenuta dalla sinistra amministrativa, sfocerà in una violenza fra privati e non più in una contrapposizione politica fra le classi sociali.
La classe media, brillante creazione della destra, continuerà a pendere dagli ammennicoli del miraggio superiore, ma sarà sbrindellata - meno, quella di matrice cattolica, pur molto variegata nelle sue sensibilità, ma sostanzialmente uniforme nella dottrina, come la ex Democrazia cristiana - e la sua funzione filtrante e respingente non sarà più rassicurante per le classi del censo e delle professioni. Tutto questo radicalizzerà le opzioni di destra
La mutazione sociale si sfoglia nei termini più ovvi, date le premesse, da quando avvenne  la rimozione giudiziaria - quando gli inquisitori ricevettero l'imput di poteri non istituzionali o para-istituzionali - del vituperato, perché degenerato, partitismo moderato, a cui ha fatto da "pendant" la liquidazione del comunismo, ultimo paradosso reale, ma organizzato, dell'influenza delle maestranze nella politica.
 Il segnale fu riportato dalle gazzette del "cambiamento", tutte in mano ai poteri forti, con le loro influenze meno evidenti.
Il popolo che già si apprezza è costituito da carte assorbenti.
Come in passato?
Ne convengo, salvo considerare che cosa si assorbe.

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