lunedì 29 maggio 2017

La deriva del mondo liquido.

La scelta di Taormina per ospitare uno dei summit più inutili della cronaca recente, ha avuto solo una valenza turistica ed emblematica di un'Italia che non c'è. Non c'è nelle sue magnificenze storiche in rovina, che semmai furono greche.
Gli Stati Uniti sono tornati - sembra - a far da soli, aspirano al pretezionismo economico, mentre l'europa continentale, mentre si ripiega su un paese leader, sfarfalleggia con la finanza e il mercato anarchico.
La cultura umanistica rivive nelle parole del Pontefice: da domani gli operai che sono rimasti all'Ilva od altrove ricominceranno la loro fatica senza obiettivi e senza scopo, per loro.
Conformemente ad un puritanesimo di facciata, la cronaca politica è stata sostituita, da mani pulite in poi, dalla cronaca giudiziaria, dalle accuse in anteprima, dalla decrittazione di un potere provinciale che, anche nelle sue ruberie, si attarda mentre fa da corifeo ai destini pregressivi, senza sapere neppure di che cosa parla.
Sa, invece, che il "flatus vocis" è privo di contenuti.
La kaiser Angela ha preso sul serio Donald Trump ed ha richiamato l'autonomia europea, ritenendo di non poter più contare sulla tutela nord americana, anche se lei era allora tutelata dall'Unione sovietica.
Non si vede chi altri potrebbe dirigere la piattaforma continentale e così estendere l'influenza tedesca, come non era riuscito al cancelliere Adolf Hitler con mezzi bellici. La storia si ripete in forme paradossali, valendosi di circostanze e di strumenti ridisposti sul fluido magmatico della politica.
Renzie sta meditando su quale posizione revocabile debba pronunciarsi.
La Cancelliera europea ha scoperto le carte: vuole un Ministro delle finanze comune e un comando militare unico sul continente.
Il ridimensionamento dell'Italia, in questo configurando contesto, è evidente: potrebbero fare la voce grossa, con maggiore probabilità d'ascolto i Paesi baltici e la Polonia.
Un unico ministro delle finanze sovrintenderebbe, con poteri decisionali, all'Impero guglielmino secondo, mentre le spese miltiari accentuate finirebbero per mettere definitivamente al tappeto i subordinati partners.
Un'accelerazione ed una venuta alla luce che è prontamene seguita all'accusa di Trump alla Germania di sfruttare i suoi sventurati partnes e la manifestazione della sua chiara preferenza per un'europa in ordine sparso o non coesa concorrenzialmente agli Stati Uniti, propensi a ritirarsi entro i propri confini.
Stati Uniti protezionisti e protesi semmai verso il Pacifico ed Europa riorganizzata teutonicamente, dopo che l'Inghilterra ha recuperato la sua tradizionale e storica autonomia.
Prossimamanete si terranno due referendum sull'autonomia regionale della Lombardia e del Veneto.
Il sopravvissuto alla catastrofe del suo sodale storico, Umberto Bossi, dicasi Roberto Maroni, Governatore lombardo e quello veneto, tale Zaia, hanno indetto due consultazioni locali per rilanciare politicamente, in caso di largo successo, l'idea, nei fatti separatista, delle due entità originali del nordismo padano.
La prima riguarderà la seconda regione per ricchezza in Europa, mentre quella veneta atterrà ad aspetti più sentimentali e romanticamente razzisti, alla luce del rapido regresso delle centinaia di microimprese, nate vent'anni fa ed oggi chiuse.
Insomma, il puzzle va franando, mentre la chiamata alle urne ha un significato illusionistico, di fronte all'abdicazione alla sovranità ed alla rappresentanza degli interessi e delle necessità delle diverse classi sociali: l'Europa va in ordine sparso, preconizza una unidirezionale guida, mentre i particolarismi si ripropongono e il bilancio acquitrinoso dello Stato si farà ancore più deficitario e bisognoso di un auto da fé di sottomissione.
Il mondo liquido va alla deriva.

Nessun commento:

Posta un commento