sabato 20 maggio 2017

Declinazioni domestiche.

Decadimento dell'economia capitalistica, quella che esporta i suoi problemi in punta di missile, il lavoro sgonfiato come un soufflé, migrazioni incontrollabili di intere etnie verso l'europa meridionale, le periferie urbane, nelle quali alla povertà residenziale si somma e si confonde quella degli immigrati, addobbati con i loro costumi etnici.
La guerra asimmetrica ha reso esuli intere porzioni di popoli - quelle meno importanti per gli estabilishement - e non è detto che di questo passo, la soluzione riordinatoria non possa essere cercata in una guerra comulativa e non più parcellizzata.
Le persone smettono di essere tali quando si mischiano, per mere ragioni economiche, individualità competitive, in ambiti disordinati.
Quando il disordine internazionale non trova più rabberciamenti in corsa e la morsa delle alleanze occasionali ridimensiona gli interessi egemonici, la via bellica per (ri)stabilire gli equilibri, può tentare la via distruttiva delle leadership emergenti.
Ebbene, questa decadenza è anche sotto i nostri occhi, appena fuori dall'uscio di casa.
Il centro di Bologna chiude i battenti
Tutte le sue botteghe storiche, anno dopo anno, hanno abbassato le loro saracinesche.
Il fenomeno non è originale.
Tante prestigiose attività hanno cominciato a cedere il passo decenni or sono e non sono state sostituite: è stato un vero e proprio abbandono del campo...con tanti soldi in tasca.
Non sono stati rimpiazzati, né all'origine, né successivamente, da negozi di pari livello, bensì da empori appartenenti a network a basso prezzo.
La tendenza è diventata un'esclusiva.
I discendenti dei fondatori, poco inclini alla fatica di (ri)avviamento, si sono sollevati dalle fatiche dell'accerchiamento, da una minor redditività - in termini molto relativi - per il richiamo di tanti surrogati a prezzi di bigiottesca apparenza ed hanno trasformato il business in speculazione edilizia, vendendo o per trarne un reddito da locazione.
Lo spostamento repentino delle sedi bancarie da palazzi di loro proprietà, testimoniano in questo senso e confermano la mutazione, culturalmente antropologica, dei frequentatori delle loro adiacenze.
Si spostano anche se si aprono all'indistinzione delle "teste" ciondolanti,si acconciano all'economia intercettabile, mentre si convertono, opportunamente, in agenzie immobiliari
I bar sono da tempo gestiti da proprietari cinesi, un vero network fra i network, i camminamenti vengono percorsi da affannati e trascurati passanti, borseggiati, "in itinere", da pendolari che prendono servizio al mattino e riprendono il treno alla sera, quando le vie, un tempo trafficate fino a notte fonda, diventano deserte.
Pare che anche l'ultimo avamposto della socialità spettatoria, il cinema multisala Capitol, ceda l'immobile ad un'esposizione tessile, come se non ce ne fossero già abbastanza.
Questa altrimenti esagerata concorrenza, attrae per qualche centesimo in meno sui prezzi, mentre una volta anche la piccola borghesia cercava di dotarsi, risparmiando a casa, di qualche capo d'autore.
Il commercio di capi identici, con impiego di poca stoffa, non è stabile, bensì itinerante, con alcune falsificazioni: piccoli o meno piccoli negozi, con belle vetrine e capi colorati a prezzi da saldo, destinati ad essere sostituiti in breve tempo.
Il lavorio immobilare, fra vendite, acquisti, rivendite e riacquisti, compensa i costi di gestione e crea un profitto, allo stato non stimabile, normalmente a sicurezza e confortevolezza messe in cassaforte.
Si produce ovunque alla stessa maniera e nelle stesse fogge; si vende ora su di una o su di un'altra piazza. Per i grandi network subentranti, invece, la compravendita delle mura costituisce una variabile del business.
La stanzialità, salvo successi duraturi, poco probabili, ( e poi giocano i "concorrenziali" balzelli comunali) non c'è più.
Sono pochi gli articoli che assicurano un reddito costante: fra questi, soprattutto i beni effimeri, la fiera dell'apparenza, soggetta anche a furti sistematici da parte di un'utenza non necessariamente organizzata criminalmente, ma desiderosa di non "scomparire" nei grossolani e ridicoli paludamenti.
Il volto dell'uniformità apparente, lo spot all'aria aperta del reddito ristretto e del cattivo gusto.

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