venerdì 9 febbraio 2018

Cosmologia in scala.

Da migliaia di anni vagano  per questo sperduto pianeta del sistema galattico gli stessi prodromi, gli stessi derivati e gli stessi principi. trasmessi, anche se non creduti, confermati nella prassi superficiale, trasmigrati, era per era, in sovrastrutture culturali e funzionali e, per assenza di capacità critica, continuano ad essere officiati.
I principi, i valori, i giudizi sono tutti privi di fondamento, tranne quello onnicomprensivo eppur declinabile dell'interesse economico, passato dall'economia tribale e comunitaria. all'istituzione dei padroni, ideologici, religiosi e territoriali.
Canoni di comportamento, tessitura di rapporti utili passano per di qui e la loro violazione non è prevista se non a causa di sommovimenti non utopistici, cioè provenienti dall'alto.
Si dice così, con espressione indeterminata, come se si trattasse di dio o di una pluralità di dei e forse la radice e la base inconscia è proprio questa, proiezione di un'assurda base materiale.
Si discetta, si dibatte, ci si contrappone, si uccide, ripetendo in falsificatorie guise le contese, le battaglie e le guerre di sempre, anche interpersonali, alle quali il diritto cerca di conferire una veste ed una procedura.
Ogn aspetto procedurale è arbitrario mentre si propone di mettere ordine nella rivendicazione o nella negazione soggettiva di figure frutto della dicotomia instauratasi nella notte dei tempi.
La domanda retorica: che ne sarà di noi? non prevede risposte originali, anzi neppure risposte.
Fra i vecchi sentenziosi, nostalgici della giovinezza e i giovani che hanno ancora davanti a sé una lunga vita di merda, viene fomentata un'infondata competizione contabile, sull'abbrivio di una mentalità spartitoria fra poveretti, mentre di perequare i redditi più spropositati non si accenna neanche.
Nonostante questo i valori morali, i peana incitatori, gli obiettivi pari a dei miraggi, i proclami dei regimi dinastici ( come se quelli democratici non fossero ugualmente familiari e clientelari ) vengono agitati con sconcertante somiglianza e trovano nell'assimilazione dei fanti sempre in marcia, nella mediocrità del consenso che discende dalla speranza di poter profferire domani gli stessi slogan e, per non perdere, tempo, ci si esercita fin da subito.
Si tratta di fascismo d'eterno stampo, sintomo rimosso di una malattia insinuante e subdola il cui livello di inquinamento degli organismi è già molto avanzato e...condiviso, tanto che tutti i contendenti, di qualsiasi competizione, si affannano a dividersene le spoglie, che per essere appetibili devono necessariamente escludere definitivamente la totalità degli estranei ai cerchi magici concentrici.
Questa età di mezzo, gravida di tossine ereditate, erroneamente avvertite come nuove, anziché come ricadute di comportamenti anti igienici, si trascina nella reiterazione della mediocrità e della corruzione morale r, proiettando le proprie meschinità obliquamente cerca sicurezza e vantaggi illusori nella protezione e, conseguentemente, nell'inganno.   

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