domenica 23 luglio 2017

La taglia.

La taglia degli amici del titolare di un luogo di ristoro a Budrio, in provincia di Bologna, lascia molto perplessi. 
Siamo arrivati alla privatizzazione della giustizia e regrediti a quella del denaro a ricompensa?
Possono dei privati farsi protagonisti sia della remunerazione della segnalazione conclusiva, sia dell'autonoma incentivazione a seguire il fuggitivo, casomai con la fantasia, nei suoi presunti spostamenti?

Evidentemente si, se nessuno dice niente.

Non so se sia possibile in via di diritto e ,quindi, in via di fatto.

Dopo lo smacco delle forze dell'ordine e di quelle militari, questa iniziativa, checché ne dicano, ha il senso di una sfiducia e di una rivalsa, appunto privata.

La commistione, di fatto, fra le uniche forze preposte alla repressione del crimine e le iniziative degli amici, non lascia ben sperare.

Probabilmente d'ora innanzi si andrà avanti così.

La latitanza non va segnalata in cambio di una remunerazione e le cento telefonate ricevute fin dal primo giorno, gli studi statistici domestici, la fantasiosità della maggior parte degli avvistamenti, anche postumi, che sembrano una specie di gratta e vinci, l'attendibilità di un'indicazione e di un'analisi, nella presunzione che la polizia preposta non sia autonomamente in grado di eleborare le sue metodiche e strategie, gli attestati di solidarietà individuali e di intere comunità, lasciano molto perplessi.
Le istituzioni lasciano fare perché non se la sentono, politicamente, di impedire invasioni di campo: la magistratura non ha niente da dire?

L'iniziativa degli amici del Bar Lume, può, nei suoi limiti, aver avuto una genesi ambivalente, fra l'aspirazione alla vendetta/giustizia e l'affetto per un amico ucciso, ma, se non ricordo male, nessuno puè esercitare la violenza. al di fuori di quella, legale e normata, delle forze dell'ordine.

Anche la sollecitazione della mitomania, se non fosse sotto il controllo istituzionale, potrebbe dar luogo ad equivoci, anche sanguinosi, mentre la bulimia da cinquantamila euro aumentabili, già evidente e prevedibilissima, è un triste e deprimente convivio.
Sarebbe certamente negata, ma è nei fatti.
 Il ricercato è latitante, la sua cattura richiederà costanza nelle indagini e lavoro di intelligence.
La taglia, a sollecitare una collaborazione dovuta, lo renderà, nell'opinione più diffusa, ancora più imprendibile, mentre la giustizia che si amministrerà nei tribunali non prevede surrogati.
Anche la puntualizzazione che le segnalazioni ricevute saranno passate alle forze preposte non recherà meno dispersione e più efficacia.
Il timore che il delitto resti impunito, non deve comunque dar luogo a un'azione soggettiva, impropria e collaterale.
I reati e le segnalazioni dei criminali  da parte dei cittadini sono dovute, per legge, e non vengono ricompensate economicamente.

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