giovedì 20 luglio 2017

Uno dei crimini più gravi contro l'umanità, sul quale si continua, ad onta delle apparenze, a sorvolare.

Il comportamento della chiesa- associazione pedofila internazionale è emblematica di un ambito prevaricatorio e di potere.
Come il piccolo protagonista del Cacciatore d'aquiloni, il bambino di casta inferiore, estraneo alle presunzioni gerarchiche dell' ambiente in cui si illude di poter vivere in dignitosa amicizia, viene sodomizzato per dominanza, da un ragazzo più grande che, sul tappeto del privilegio familistico, sarà rintracciato mentre, ormai giovane adulto, esercita il potere arbitrario e coltiva il vizio concreto, ma anche simbolico e interiorizzato, su altri piccoli schiavi senza pedigree.
L'ambito ecclesiatico è speculare: autoreferenziale e totalitario.
Non è possibile che una dimensione così uniformemente enorme e regolare di un atto, prima di compiere il quale ci " si dovrebbe mettere una pietra al collo e buttarsi in mare" ( Vangelo secondo Matteo ) non sia uno stigma criminale endogeno, in quello specifico ambiente.
Il corpo ecclesistico ha esercitato ( e certamente esercita ) impunemente l'abuso più annichilente e umiliante, che la consorteria intonacata suggellava, in un ambiente concentrazionario, finalizzato all'espressione esteriore di una celestialità corale, attraverso la ritualità che Pier Paolo Pasolini così bene esegetizzò in Salò o le centoventi giornate di Sodoma, il suo ultimo lavoro cinematografico.
La sodomia ecclesiastica, è rivolta sui giovinetti, le cui famiglie fiduciose, li  avevano affidati ai preti, nell'assurda convinzione di farli entrare in un ambiente spiritualizzato, nel quale le differenze di classe, di cultura e di educazione familiare e ambientale, non avessero significato.
Invece ne avevano, eccome!
Nessuno mi toglierà dalla testa che gli abusi a man salva, si compissero sui frequentatori non referenziati degli oratori, che non fossero virgulti provenienti da famiglie delle professioni o del peculio, che non fossero discendenti della base ambientale dell'illiberale, atavica ed arcaica lobby celibe.
Papa Francesco I, li espone e li rimuove anche nella logica della competizione fra le anime nere dell'episcopato e dei pretini loro accoliti e l'ἐκκλησία del silenzio e della modestia.
La bipartizione esiste nella prassi reale e non riguarda solo le lobby sedimentate; si esercita anche nelle contese para-tribali dell'indistinzione dei cortili dei caseggiati popolari e nella promiscuità precoce ed incongrua di tutti gli ambiti disordinati.
O di quelli inchiavardati, come le carceri, i collegi e le caserme, i cori.
Retaggi immutati della παιδεία.
La Chiesa che vorrebbe e dovrebbe essere educatrice, ne cristallizza i costumi e si mostra nella sua peggior veste, che i fedeli, non solo religiosi, ma anche collateralisticamente politici, ignorano perché non li riguarda, almeno in quei paramenti occultatori, per altri esperienziali.
Il pedofilo è l'ultimo degli uomini, un criminale sadico e compiaciuto della sua malvagità e l'iterazione ambientale è una prova chiara della sua strutturalità delinquenziale.
Eppure, pur denunciando, finalmente, simili distruzioni di personalità, si continua a farne oggetto di disamina mascheratoria distraente, a continuare l'alleanza fra compari, casomai non della stessa riffa, ma comunque legati da solidali rapporti.
Non c'è niente di strano: non ne verrà coinvolto chi conterà in futuro.
Questi reati non devono trovare copertura nell'omertà e devono essere perseguiti nella maniera più dura e punitiva, in base al criterio oggettivo della prova, per contrappasso con la degradante infamia dei suoi abbrutiti protagonisti, capaci di recitatoria dissimulazione.
Dopo di che, nessuna pietà.
Questa gentaglia va relegata nelle carceri ed ivi mantenuta per lunghissimi periodi; non deve più valere l'esenzione implicita per il religioso o per altre figure di rispetto, non devono più conoscere impunità questi procuratori di rovina di vite intere.
Credete che avverrà?
Che cesserà l'officio ebte o complice verso questa istituzione screditata?
E' avvertita come screditata?
Si dica dunque sempre, con metodo e con capacità d'analisi, quanto avviene e se ne chieda la sanzione.

Nessun commento:

Posta un commento