venerdì 7 luglio 2017

L'anima torbida dell'italia.

In questo schifoso paese si è giunti oggi a strumentalizzzare una proposta di legge sugli indennizzi tutòri degli orfani in seguito a violenze domestiche o parentali, perché avrebbero riguardato anche i figli surrogati delle coppie omosessuali o frutto di unioni di fatto.
Legare gli indennizzi agli orfani di "femminicidio" è certamente una forzatura neo-ideologica: il dato sociologico non attribuisce una qualifica diversa a quella di orfani e basta.
Si tratterà di vedere come saranno investiti gli indennizzi a favore di bambini con la madre morta ed il padre in galera.
Da chi?
Con quali finzioni e reconditi pregiudizi?
Ma che da destra si obietti che non si voglia che, per quaesta via, si attribuiscano gli indennizzi anche a bambini inseriti in ambiti parentali ormai previsti dalla legge o siano frutto di relazioni non contrattualizzate, è di una meschinità assurda, prima ancora che sconcertante.
In base a quale principio giuridico si vuole opporre una distinzione ad una condizione identica?
In base ai pregiudizi, di cui saranno oggetto fin dalla scuola primaria, ad opera dei figli " ben nati ", non difformemente da quanto è sempre avvenuto verso situazioni biologicamente e umanamente ordinarie, trasposte in un clima di razzismo sottoculturale, negli ambiti sociali - primariamente la scuola - nei quali i diversamente bambini o i diversamente orfani, saranno costretti a convivere, ma non a frequentarsi, se non oppositivamente.
Non lo so, ma non escludo che questa sinistra democristiana abbia tentato una furbata d'accatto, anziché prendere di petto una realtà ineludibile: troppa responsabilità da costoro non ci se la può aspettare, ma il pregiudizio, anche se fosse altrimenti strumentale, sarebbe di una violenza segregazionista, per la quale i diversamente figli dovrebbero crescere in un clima di disprezzo o in una riserva indiana.
La realtà sarà dialettica, ma indurrà sofferenze e aprirà la strada a violenze ed abusi dissimulati e coperti.
Sia che vengano messi in opera da una maggioranza vandeana o da un'autocertifcatasi aristocrazia morale, saranno i piccoli che la subiranno i testimoni e le vittime.
Cercheranno di farli sentire delle merde e contro questa coartazione emarginatoria dovrà tener desta l'attenzione e la cura, la famiglia anomala e, con modesta onnipresenza, la comunità degli intellettuali e la parte meno violenta e incivile della società.
Non sarà purtroppo sufficiente.
La legge non è un enunciato teorico, ma un progtto applicativo.
Non nella patria del diritto. 

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