sabato 29 luglio 2017

Le ragioni dei comportamenti e delle dissimulate intenzioni.

Finalmente, rimanendo come base interpretativa, la Costituzione, siamo arrivati alla prima rilevazione implicita delle contraddizioni normative delle leggi sul lavoro del duo Renzie-Poletti.
Il Job's Act, presenta rilevanti elementi di incostituzionalità.
Almeno cinque suoi capisaldi, cioè cinque articoli del medesimo, sono in patente contrasto con la Norma dirimente.
E' per questo che Renzie & commpany volevano avere mano libera nello stravolgere la Costituzione per adattarla ( sempre trasformisticamente ) a quella in "Atto" e ad altre a venire.
Non attraverso una nuova Costituzione, che avrebbe visto impegnate le due Camere, una delle quali, il Senato, aveva preventivamente concesso la sua abolizione. Attraverso il subdolo e prepotente modello controriformistico - trasformistico italiano.
Furono sconfessati, maschere e burattini, che  rifecero un governicchio con gli uomini e le donne di Renzie, che, pochi mesi dopo è uscito da dietro le quinte, attraverso la rielezione occasionale e stradale ai vertici dell'ectoplasma, detto P.D.
Un referendum sul Job's Act, promosso dalla CGIL, fu respinto dalla Corte costituzionale, che consentì, per contentino, la sua appendice, sui Voucher lavorativi d'occasione, prontamente rielaborati, in maniera controriformistica e trasformistica, in quattro e quattr'otto dalle Camere; quella dei deputati e quella dei senatori salvati dal loro tentativo di suicidio.
Il Tribunale del Lavoro di Roma, prendendo a riferimento una causa specifica, ha rilevato e motivato l'incostituzionalità possibile e probabile della legge in questione e ha chiamato la Corte Costituzionale a pronunciarsi. Quella stessa Corte accomodatrice e censoria, mostratasi fiancheggiatrice del regime, evidente ma ignorato...dal regime stesso e dai suoi complici, gli apparati di merito e di controllo.
Attualmente, a far parte della Corte costituzionale . c'è quel Giuliano Amato, che aggiusta le situazioni e rilancia la combinazione della corruzione intrinseca, come un Cardinal-legato, un Mazzarino o un Richelieu, patriarca di una comunità di topi astuti e amorali.  
L'impianto costituzionale, finché non sarà stravolto in un regime formale, qualche volta reagirà, a cura di chi, almeno in parte, per ragioni storiche vi trova la sua ragione di esistenza e di azione.

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