venerdì 17 marzo 2017

Le tante gocce nel mare.

L'importanza dell'informazione libera, di qualunque valenza, anche di quella privata, acquista un significato perfettamente allineato col modello aideologico instauratosi dopo il crollo dell'ideologia dogmatica e totalitaria e la prevalenza della dinamica di supporto ad un mercantilismo low cost. A grandi linee, dobbiamo essere consapevoli che di questo si tratta, che tutto si tiene. Ma, nel marasma della Rete, navigano anche opinioni irrituali, ma ben meditate e stimolanti, che mettono in allarme tutte le vulgate costituite e la retorica che ne è imprescindibile. L'opera dei blogger non è meritevole e coraggiosa a Cuba e nefasta, rissosa in occidente: solo i Cinesi e i Turchi oscurano le note "stonate", ma gli statunitensi si vendicano quando network informali madiffusi e i loro collaboratori sul campo ne rivelano la sostanza intrigata dietro le quinte, i russi ospitano un dissenziente informatico sul loro territorio, Julian Assange si è trasferito sul suolo diplomatico  dell'Ecuador a Londra, dal 2012. l'ambascoata ecuadoregna attesta l'inviolabilità del suo territorio per persguire una persona che non vi ha commesso nessun reato e le imputazioni verso il quale sono inattendibili; lo stesso vale per la Russia o, mutatis mutandis, Per ogni Stato sovrano, sul quale invece òa potenza imperial e americana vuole avere diritto di intromissione e razzia. Si è rimesso in moto il gioco pericoloso delle diplomazie non coordinate, ma prezioso per consentire, a duro prezzo, alle agenzie informali di notizie - proprio per questo, le più libere - di diffondere notizie " classificate". La libertà, quando si oppone e non asseconda la diffusione delle opinioni prevalenti, ossia quelle dei "ben pensanti", diventa una pena sottoposta all'attacco concentrico e pretestuoso delel lobby e dei fessi che credono di essere rappresentanti dell'opinione pubblica, che, si sa, è avvertibile, ma non esiste. Ammettiamo che si tratti di un gioco: va giocato senza calcoli e senza paura, perchè anche se questa facoltà è un prodotto del sistema surrettizio instaurato, ne può limitare i danni, così come può accentuarli, ma deve rimanere contestabile in un ambito di libertà, alla quale non si possono opporre pretestuosi tentativi di censura, cioè di reindirizzamento nell'alveo delle convenienze che li reclamano e li promuovono.

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