martedì 14 marzo 2017

Speciali e specialità.

Shaoul è un ebreo errante, non nel senso che sbaglia, ma in quello relativo al nomadismo, che lo porta, da pensionato, a riprendere gli studi in materia attinente alla cultura , per lui aliena, dell'Italia. E' importante che ne conosca la tradizione artistica, laica e cattolica, che ne stia apprendendo la lingua, che impieghi il suo tempo residuo nell'approfondimento dei lasciti di tradizioni e sovrastrutture culturali con pretese di eternità. Nella vita di ciascun uomo ci sono dei moventi nobili e dei moventi materiali, stretti in inestricabile simbiosi, ma la parte valutabile extra sensorialmente è quella culturale, destinata a spegnersi per poi ripetersi, per un'elitaria etnia...globalista. Shaoul gira con uno zaino, probabilmente è stato un pioniere dei kibbuz socialisti del primo Israele, voluti da Ben Gurion e frequentati negli anni della constestazione da molti studenti italiani. Sono state queste comunità agricole a dare inizio alla fertilizzazione del deserto, rimasta ignota agli arabi che vi sono sempre vissuti. La diversità ebraica nasce dalla mancanza di radicamento, frutto della loro inassimilabilità a culture oppressive, statiche, dinastiche. Eccoli dunque, sotto l'egida autoritaria di un dio vendicativo verso i tralignanti del suo popolo eletto, muoversi senza posa, rimanere particolari in ogni nazione ospitante, della quale sono cittadini speciali, non tanto e non solo per la loro fede - spesso assente - ma perché sempre in procinto di sfuggire alle persecuzioni, fin dalle sue avvisaglie. Nomadi, diversi fra di loro, provenienti da ceppi linguistici diversi, uniti ideologicaente da un'identità, accusati, per questo di costituire una setta arcana e di influenzare i destini del mondo. Gli ebrei trovano nella cultura uno strumento - spesso inutile - di conoscenza e nella musica, nell'arte scenica, nella scienza e nella loro triste letteratura, un'evasione e un rifugio, trasmettendo quella insicura omogeneità d'appartenenza, a prescindere dal luogo che stanno temporaneamente frequentando. Lo diceva Sigmund Freud, ebreo agnostico, eppure visitato dal sentore impalpabile dell'ebraismo. Dedicandosi agli studi in ogni campo, da estranei, senza soggiaciere a censure e mode politicamente corrette, gli ebrei hanno disvelato e sovvertito tutte le imperative e dogmatiche vulgate dei gentili, altrimenti detti, nell'antico ebraico Goy. Freud nell'investigazione  della natura dell'anima, Psiché, Karl Marx nel ribaltamento dell'economia politica anglosassone. Questo, dopo l'accusa di deicidio, che accompagnò le persecuzioni di tutti gli Stati cattolici, in primis la Spagna, valse loro l'ostilità ideologica dei conservatori continentali, meno dei liberali anglo-americani, tanto è vero che la più ricca ed influente comunità ebraica mondiale soggiorna a New York. Il nazismo ed il fascismo lo elessero ad alimento della loro irrazionale prassi e dottrina, quando la repressione e l'irregimentazione del popolo furono compiuti e si pose l'esigenza di passare oltre, senza giungere, se avessero prevalso, alle lotto intestine, fra di loro, all'autoeliminazione selettiva. Gli ebrei si muovono per tutto l'orbe terraqueo e non cercano di instaurare una religione mondiale - subirebbero la più implacabile repressione e forse genocidio non ancora sperimentati -  non praticano nessuna forma di proselitismo, la loro identità si tramanda familiarmente  per via matrilineare e basta. Se incontrano qualcuno che conosce parzialmente  la loro cultura, ne deducono che, solo per questa via, del tutto non impegnativa, sono un po' ebrei anche costoro, assumendo il dato culturale come koiné di scambio, senza bisogno di abiure od assimilazioni. Che poi l'agnosticismo depuri tutto questo, è un altro discorso. Il richiamo di una delle culture intervenute ad interpolare il pensiero, sovrapponendosi, per l'ignoranza assoluta dei popoli interessati, ai lasciti di epoche pagane solo per la plebe, è un riflesso periodico delle nostre sensibilità, scambiate per influenze soprannaturali, mentre - come tante volte accaduto - per la anime ignare e convinte solo da una superficiale catechesi, religiosa o laica che sia,  l'autonomia " irriverente " è un'anomalia da rimuovere. Per questo gli ebrei sono sempre in viaggio, ma non chiusi, bensì curiosi di tutto quanto la cultura, "l'altra" cultura è stata in grado di impiantare...per tutti gli altri, se ne impossessano e la migliorano in tante occasioni, vi contribuiscono. Sono, nei fatti, globalisti e internazionalisti; sono stati socialisti, nella speranza di una società di uguali ( drammatica ingenuità ), sono capitalisti, cioè agiscono in una e nelle società di mercato, soprattutto finanziariamente, ma contano nelle loro file medio ceto e poveri. Si sono specializzati, rimanendo rinchiusi nel ghetto, per abitudine acquisita, perchè esclusi da tutti o quasi gli altri mestieri, usati come banchieri e finanziatori di corte, invidiati per questo dal popolo ed osteggiati dalla Chiesa cattolica quando praticavano, in concorrenza finanziaria, prestiti anche per fini caritatevoli, grande business, mutevole nelle sue forme esteriori, come il welfare aziendal-sindacale di questi giorni.
P.S.
Shaoul è un nome di fantasia.

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