mercoledì 1 marzo 2017

Lo stato di solitudine.

I bambini esuli e soli in transito, dall'Africa nera alla Libia,  vengono ripetutamente violentati: dai profughi adulti, dai miliziani delle tribù che si dividono il paese e che hanno istituito molteplici campi di concentramento e di detenzione. La stessa sorte tocca alle donne sole. Gli uni e le altre sono costretti alla prostituzione per finanziare il business costruito intorno alle migrazioni, fuori da ogni contesto legale e familiare. All'arrivo o durante il percorso, molte migliaia di bambini spariscono; nella stessa Germania sono novemila i minori non più rintracciabili, seimila e cinquecento in Francia. I trafficanti di persone e di organi sono in azione, nascosti, dovunque, o meglio sulla filiera del girovagare senza scopo di questi esseri depotenziati, ai quali si rivela lo stato della condizione umana quando non si è protetti da niente e da nessuno. L'abuso sui deboli si pratica anche nei contesti formali, se la solitudine sociale e ambientale li espone alla rivelazione dello stato di debolezza e di mancanza di identità.  Tutti coloro che si valgono di una qualsiasi forma di organizzazione, se ne servono per lucrare denaro e piaceri sadici, per riconvertire in organi negoziabili per vite solvibili, questi illusi della speranza e dalla unifromità vitalie con i loro aguzzini. In fondo cercano un'impossibile salvezza dalla condizione di esuli per la povertà, talvolta per la guerra, molto spesso venduti dalle loro stesse famiglie, speranzose di poter sfruttare la loro condizione di orfani per raggiungerli un giorno e costituirsi una condizione meno inconsistente. I sistemi statuali e quelli di fatto li trattano in maniere adeguate al loro medesimo stato e consistenza: gli Stati li respingono, li deviano lungo rotte di prossimità per non doverli accogliere, le organizzazioni criminali e paramilitari se ne approfittano e li vendono, anche a pezzi, ai trafficanti di tutti i tipi. Questa e solo questa è la realtà empirica, le alternative sono solo astrazioni trascendenti, anche se è autentico lo stupore e il dolore di povere anime che si rifugiano certamente in ingannevoli consolazioni utopistiche, quando vengono abusate o condotte al macello, come un animale da convertire in costolette e salsicce.  Chi è solo non interessa neppure ai propalatori d'illusioni e un'altra vita non c'è.

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