sabato 4 marzo 2017

L'economia del merciaio. La finanza del giocatore.

La contesa commerciale in atto fra le banche italiane si basa sulla rapina ( nel senso di sottrazione ) della clientela minore, allettata da una pubblicità capziosa sulle condizioni minime per usufruire dei servizi essenziali. La campagna a tappeto ha lo scopo di acquisire utilità, di pignorare gli insolventi, di sottrarli alle altre banche.
Le piccole banche massoniche ed ambientali si avvalgono di una disprezzata clientela minuta per coprire, finchè sarà possibile, il consortile servizio di equilibrio fra interessi locali. Allo scopo hanno colonizzato, a basso costo, le aziende creditizie più deboli e particolari, soprattutto nel meridione d'Italia, innestandosi ed incistandosi con interessi locali omologhi ai propri. Codeste micro-istituzioni finanziarie e creditizie speculano sul proprio personale, non conoscono opposizione sindacale, anche per la piaggeria dei dipendenti assunti in consorteria, che non hanno mai aderito alla politica sindacale e non hanno mai scioperato un giorno. Queste combriccole sono meritocratiche solo in questo senso. La contesa, distruttiva del sistema - al quale qualcuno si vanta di non aver mai appartenuto - ha già provocato il fallimento di gran parte dell'impresa nazionale e il ridimensionamento di tutte le altre. Residua il settore commerciale in franchising, pullulante di discount e di spacci per l'alienazione a prezzi da "stracciamerica" degli invenduti. Nel settore del commercio low cost non tutti si dedicano alla vendita dei rimasugli: nel mondo della grande distribuzione internazionale si distinguono, ancora una volta, i tedeschi che, con i supermercati Lidl, offrono prodotti di qualità testata a prezzi di semi-produzione, avvalendosi dei massicci acquisti che effettuano per tutto il loro reticolo, che assicurano degli utili ai produttori, pur attraverso l'abbattimento dei costi e la relativizzazione dei ricavi. D'altra parte, la Lidl si comporta come un monopolista: o così, o nessun acquisto alternativo o a condizioni difformi. Resta il fatto che il consumo popolare va facendosi plebeo, il costo del lavoro precipita giù per le scale di cantina, la sua considerazione si colloca sullo zero, in quanto sostituibile all'impronta. Anche il lavoro qualificato subisce una svalutazione progressiva, mano a mano che le macchine robotizzate, informatizzate, entrano nel ciclo produttivo e si sviluppa l'acquisto via internet, con consegna a domicilio o all'indirizzo che viene indicato. Il comparto assicurativo soffre della concorrenza generica delle banche, dei supermercati, delle case automobilistiche, delle offerte telefoniche. Il pubblico è sconcertato, ignora i sofismi giuridici di cui si valgono a fini intrinsecamante truffaldini ed appropriativi le tante imprese che nascono, si trasformano e muoiono, per poi risorgere sotto altre spoglie e subisce ogni sorta di espropriazione, anche dopo una vita intera di lavoro. La condizione dei pensionati declina verso la miseria, mentre il costo della vita si fa implacabile. L'indebitamento che deriva dai tentativi di risalire la corrente da parte di tanti imprenditori rovinati, trasforma in pochi anni un costume famigliare di agio in una mai sperimentata carestia.  Le fusioni societarie che aggiornano le condizioni strutturali delle imprese, "liberano" risorse onerose per sostituirle, in termini più ridotti, con ingenui, inesperti, sfruttati e mal pagati subentranti. I risultati numerici banalizzano tutta la professionalità esplicabile, circuiscono ed inganano i risparmiatori, giustificandosi genericamente con lo stesso mercato che si incensa come una possibilità inesplorata di guadagno...per loro. La deregolamentazione di qualsiasi assetto noto ed in cui riconoscersi, copre l'anarchia da cortile delle piccole entità dedicate, soprattutto bancariamente e finanziariamente, all'emulsione di capitali di rendita, basati spesso sul compensatorio mercato dell'effimero. La miriade di provvedimenti investigativi e giudiziari che investono la società collaterale alla politica, ne rivelano la complementarietà e segnano un distacco dall'appeasement che era durato per sessant'anni, in un contesto di equilibri politici non rimuovibili e di un'economia eterodiretta, "sociale", clientelare, nella quale la coesione degli interessi era saldissima e contro la quale la magistratura, pigra, non si muoveva, perché sarebbe stata senza sforzo, ricondotta nei ranghi . Solo quando, dopo la fine della guerra fredda, gli equilibri sono crollati su se stessi, la dea bendata ha ritrovato i suoi bersagli. L'accusa che le è rivolta dai rei, di avere finalità politiche, si appoggia sul ribaltamento degli "investimenti fruttiferi" di un sistema superato, ma non da tanto tempo da procurargli l'oblio. Anche questo è un salto culturale, più affine alla lotta fra bande per interposta istituzione, che ad un modello di rigore e di onestà da salvaguardare. Allo stato dell'opera questo è il liquido contenitore nel quale ci agitiamo, o meglio si agitano i contendenti, i nuovi barbari provenienti da oltre confine, ai quali ci siamo consapevolmente venduti. 

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