martedì 25 aprile 2017

La Santa Barbara ( o la Fuorigrotta? ) del lavoro.

Il pronunciamento dei dipendenti di Alitalia era scontato, ma si è voluto tentare la replica di Pomigliano d'Arco.
L'azienda però è diversa ed anche quei lavoratori, scelsero un'ipotesi di subordinazione sindacal-aziendale a denti stretti e a stretta maggioranza, risbattuti alle scelte di ipotetica sopravvivenza.
Ipotetica, perché la precarietà, comunque declinata, si diffonde come un contagio prevedibilissimo e si coniuga con i licenziamenti, ignorati dai sindacati politici.
Il caso dell'Alitalia è diverso. Quanto viene affermato da destra è in parte strumentale in un'ottica esclusivamente aziendalista, ma, per un altro verso è verissimo.
Il personale dell'Alitalia è composto da raccomadati, selezionati in colloqui di facciata presso l'albergo La Pisana di Roma. Coloro che, nei vari ruoli, sarebbero stati assunti, erano già certi dell'esito. Gli altri facevano numero.
Il personale era ben pagato e godeva di ogni sorta di guarentigie, che rendevano il lavoro, più impegnativo per il personale di volo, inibito anche a sposarsi prima di una certa età - come i carabinieri -, comunque ben sopportabile e, nel tempo libero,  a loro riservato, godibile.
Forse i tribuni della plebe si sono illusi di trovare accoglienza a Milano, invece l'umiliante prospettiva di auto ridursi lo stipendio e di mandare a casa, col pollice verso, una quota significativa dei loro compagni, non ha fatto breccia, pur sapendo benissimo che così avrebbero mandato la carretta all'incanto. La situazione di Alitalia è infatti irrecuperabile e sottoporsi alle forche caudine avrebbe solo coperto, con un atteggiamento da lazzari, l'accordo sotto banco con l'azienda che avrebbe trascinato sistematicamente le retribuzioni al ribasso, come gli inquadramenti, per lo stesso esito.
Il personale di terra, quello con la paletta, i trasportatori di valigie, prima scaricate, gli svuotatori con cilindro a vite dei bagni chimici, hanno votato sì, stuart, hostess e piloti, addetti alla torre di controllo, in sinergia con i dipendenti degli aeroporti, si sono ribellati. Molti di loro potranno reimpiegarsi presso altre compagnie, come da tempo avviene, con personale straniero, anche sulle rotte nazionali.
La vicenda dell'Alitalia rappresenta un altro spaccato della condizione lavorativa fra categorie ed all'interno delle stesse categorie coinvolte e ne sancisce le diverse opportunità nel frammentato mondo del lavoro che, per l'ex classe operaia, un tempo forza politica importantissima nel bipartitismo effettivo, a schema bloccato, della prima repubblica, si è già polverizzato.

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